Il piano di miglioramento
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Partendo dall’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, dagli esiti della Rendicontazione Sociale, che chiude il triennio 2019/2022 e dall’analisi del Rapporto di Autovalutazione appare necessario tendere alla realizzazione dei seguenti obiettivi generali:
- coordinare i risultati formativi all'interno del primo, del secondo biennio e del quinto anno, affinché, in una logica di continuità, essi possano rappresentare i prerequisiti necessari per una crescita in termini educativi;
- effettuare scelte culturali, etiche, pedagogiche, metodologiche-didattiche, progettuali, organizzative che tengano conto dei nuovi modi di apprendimento, della società nella quale i giovani vivono, delle competenze richiamate dai documenti nazionali e dall’Europa;
- utilizzare i risultati della valutazione e delle prove standardizzate INVALSI per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.
La pianificazione degli interventi poi dovrà tenere conto delle risorse che il PNRR ha destinato al settore scolastico, del nuovo Piano RiGenerazione Scuola e delle nuove potenzialità del fundraising attraverso lo strumento IDEArium, una piattaforma MIUR con cui le scuole possono finanziare i propri progetti con i contributi di privati sostenitori. Fondamentale diventa la coerenza e congruenza dei progetti dell’offerta formativa in modo da compiere scelte consapevoli, concentrate sulle priorità strategiche.
Altro aspetto non secondario sia sotto il profilo giuridico che sotto il profilo formativo è l’unitarietà del servizio, che va visto come capacità dell’Istituto, attraverso l’azione collettiva, di assicurare standard formativi e prestazioni essenziali a tutti gli alunni, sfuggendo ad una gestione individualistica dell’insegnamento sia ad un’autoreferenzialità che mal si concilia con le esigenze di trasparenza e di rendicontazione (accountability) cui le istituzioni scolastiche autonome sono chiamate.
Ciò comporta la necessità di predisporre un curricolo dell’Istituto – coerente le Linee Guida e le Indicazioni nazionali, attraverso l’esercizio concreto dell’autonomia di ricerca/sperimentazione/sviluppo nell’ambito delle sezioni/classi parallele e dei dipartimenti disciplinari, ma anche arricchendo le competenze e sviluppando un’articolazione della funzione docente sempre più qualificata e complessa, capace di riconoscere i bisogni formativi degli alunni, di “supportare” quelli in difficoltà e di valorizzare gli studenti con particolari attitudini disciplinari.
Per favorire l'inclusione e l'apprendimento sarà necessario adottare interventi volti alla qualità degli ambienti di apprendimento, che consente di tradurre in pratica le norme sull’inclusione, in relazione a quanto previsto dal D.Lgs. 96/19, integrativo del D.Lgs. 66/17, che introduce il Protocollo di Accoglienza.
Relativamente alla promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107, la scuola realizzerà le attività previste dall’art. 4 del decreto legislativo 66/2017. In particolare, progetterà i seguenti interventi:
- personalizzazione dei percorsi didattico/educativi
- individualizzazione e differenziazione dei processi di educazione
- adozione di interventi volti alla qualità degli ambienti di apprendimento, tradurre in pratica le norme sull’inclusione
- istruzione e formazione, definiti ed attivati dalla scuola, in funzione delle caratteristiche specifiche delle studentesse e degli studenti
- livello di coinvolgimento dei diversi soggetti nell'elaborazione del Piano per l'inclusione e nell'attuazione dei processi di inclusione
- utilizzo di strumenti e criteri condivisi per la valutazione dei risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.
Un’altra riflessione deve imporsi alla nostra attenzione: la scuola opera nell’hic et nunc, ma all’interno di una prospettiva che ha due polarità altrettanto rilevanti: la tradizione e l’innovazione. Per tale motivo, emerge la necessità di rivedere costantemente la relazione educativa con gli alunni, la comunicazione e i rapporti con le famiglie, la collaborazione tra i docenti dei consigli di classe, la coesione tra le figure di staff.
L’auspicio per i prossimi anni è che si possa realizzare tra tutti gli attori della comunità scolastica, unitamente a tutti gli stakeholders, un coordinamento efficace per il conseguimento degli obiettivi all’interno di una comune visione di valori, idee, costrutti, modelli, pratiche che guidino l’agire collettivo.
RISULTATI SCOLASTICI
Priorità: Migliorare gli esiti finali di ciascun indirizzo
Traguardo: Ridurre del 5% gli studenti con votazioni inferiore a 70/100
Obiettivi di processo collegati: sviluppo e valorizzazione delle risorse umane; garantire una formazione adeguata al corpo docente che permetta di utilizzare le nuove metodologie didattiche.
RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
Priorità: riduzione del numero degli studenti inseriti nei livelli più bassi di italiano e matematica
Traguardo: riduzione del 10% dei valori nei livelli 1 e 2
Obiettivi di processo collegati: incrementare e sistematizzare le simulazioni delle prove standardizzate anche utilizzando piattaforme digitali; predisporre compiti di realtà e procedere a una valutazione sistematica delle competenze accanto alle conoscenze in modo da consentire agli studenti l’applicazione e l’utilizzazione dei contenuti disciplinari acquisiti.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Priorità: Competenze sociali e civiche, competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialità, imparare ad apprendere
Traguardo: aumentare del 10% le certificazioni ICDL, aumentare la partecipazione a “impresa simulata” e alle attività previste dal debate
Obiettivi di processo collegati: far rientrare all’interno delle attività disciplinari curricolari la pratica del debate; stimolare maggiormente gli studenti verso le conoscenze informatiche, in particolare incrementare il numero delle studentesse partecipanti; coinvolgere un numero maggiore di docenti nell’organizzazione e gestione dei corsi di preparazione; creare, con l’aiuto di esperti, un’impresa di spettacolo che coinvolga l’indirizzo coreutico per la parte artistica e l’Istituto Tecnico Economico per la parte amministrativo-contabile e organizzativa.
RISULTATI A DISTANZA
Priorità: favorire l’acquisizione di crediti universitari nel secondo anno, soprattutto nel settore scientifico
Traguardo: alzare del 5% l’acquisizione di crediti soprattutto nel settore scientifico
Obiettivi di processo collegati: individuare una figura di riferimento che si occupi delle relazioni con le Università del territorio; configurare ambienti di apprendimento innovativi in grado di coinvolgere attivamente gli studenti realizzando forme di apprendimento significativo e collaborativo.